Tutto a caso ma con stile

S01 E02 Don’t hate the media, become the media

Autore articolo Di admin
Data dell'articolo Agosto 1, 2021
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Genova non è finita

S01 E02 Don't hate the media, become the media

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Intervista ad un compagno di Indymedia (https://italy.indymedia.org), l’independent media center che raccontò minuto dopo minuto le giornate di Genova. A seguire Alessandro Canella, un compagno in quei giorni nella redazione di Radio Gap e attuale direttore di Radio Città Fujiko (https://www.radiocittafujiko.it/) e alcuni estratti da “Guerra civile globale” di Franco Gallerano (Odradek Edizioni – 2001)

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Così come Minerva nacque dal mal di testa di Zeus così Radio Quar nacque da una sbronza di gin tonic.

Era marzo 2020 ed eravamo all’inizio della quarantena dovuta al Coronavirus. Uno dei nostri DJ era chiuso in casa da solo con un’abbondante scorta di gin e un vecchio computer e, un po’ per passare il tempo, un po’ per sentirsi meno solo, decise di trasmettere dalla sua cucina un po’ di musica su internet condividendola con i suoi amici: un’occasione per ballare e ubriacarsi virtualmente in compagnia e dimenticarsi almeno per qualche istante della pessima situazione che stavamo tutti vivendo, delle paure e della rabbia che provavamo in quei giorni.

Grazie a quelle brevi trasmissioni ad alto tenore alcolico condivise con un piccolo gruppo di amici su WhatsApp e con qualche follower su Twitter, pian piano si aggregarono altre persone che, condividendo lo spirito alcolico, la necessità di sentirsi meno soli in un periodo difficile e l’amore per la musica, iniziarono a condividere i loro sentimenti, le loro emozioni e le loro passioni durante lunghi sabati di programmazione musicale: aveva aperto i battenti la Disco Quarantena.

Pian piano prese così forma Radio Quarantena con una programmazione (che ad oggi è 24/7) che si propone di utilizzare la musica per creare una comunità e che pone DJ, ascoltatori, e semplici passanti al centro delle trasmissioni.

Un po’ per scaramanzia un po’ per guardare al futuro a settembre 2020 abbiamo cambiato nome in Radio Quar.

Radio Quar è sempre stata condivisa e aperta ed è sempre stata una radio accogliente in grado di utilizzare la musica, tutta la musica, per mandare un messaggio di sorellanza, inclusività, lotta e comunità anche attraverso giornate dedicate a temi che ci stanno particolarmente a cuore (il Pride e il rifiuto dell’omofobia, le lotte Black Lives Matter, il ricordo di Genova 2001 e di Carlo Giuliani, la strage di Bologna, Federico Aldrovandi, …)

Su Radio Quar passano le playlist degli ascoltatori e delle ascoltatrici, etichette indipendenti, grandi classici del passato, nuove scoperte. Su Radio Quar è possibile ascoltare dal punk lettone al pop statunitense passando per ogni altro genere e provenienza geografica immaginabile, senza che questo diventi un’occasione per dividere o escludere.
La musica è il linguaggio universale che permette di raccontare storie interessanti (di sport, lotta, cinema, letteratura …), che permette di vivere insieme dei momenti piacevoli e stimolanti all’interno delle nostre giornate coinvolgendo le ascoltatrici e gli ascoltatori nella sua costruzione.

Radio Quar si evolve e si modifica ogni giorno, con la presenza ad oggi di 16 collaboratori fissi e di tantissime persone che contribuiscono quotidianamente alla crescita di una comunità che si riconosce nell’amore della musica e che vuole utilizzare il suo linguaggio per raccontare che, nonostante tutto quello che può succedere nel mondo, non siamo sole, non siamo soli.